Passa ai contenuti principali

Post

Il Sud Spremuto: Biglietti da Rapina per Tornare a Casa a Natale

Di Mario Garofalo  Il Sud italiano appare ancora oggi come terra conquistata dai poteri economici e politici. Ogni anno, le festività richiamano i figli lontani verso le proprie famiglie, mentre le compagnie di trasporto elevano i prezzi dei biglietti a livelli scandalosi. Le tariffe astronomiche colpiscono i cittadini meridionali, trasformando il desiderio di tornare a casa in una prova di resistenza economica. Chi decide di partire per mete europee paga cifre contenute, mentre il viaggio verso la propria terra assume il volto di vessazione. Questo squilibrio manifesta chiaramente il ruolo del Sud come colonia interna, spremuta per interessi privati ​​e per la crescita delle lobby. Il governo e le istituzioni intervengono con parole vuote, rassicurazioni inefficaci e promesse che evaporano davanti all'evidenza dei fatti. La politica dello Stato unitario continua a costruire legittimità sulla subordinazione dei meridionali, perpetuando disuguaglianze e strutture gerarchiche. Le dic...
Post recenti

Crani, Ordine e Potere: La Pseudoscienza di Cesare Lombroso

  Di Mario Garofalo  Vi fu un periodo, non troppo lontano dai giorni dell’Italia post-unitaria, in cui una parte dell’intellettualità moderna si illuse di poter sostituire la riflessione storica con il rigore apparente dei dati fisici. In quegli anni, le misurazioni millimetriche delle forme craniche e la catalogazione delle presunte “anomalie” corporee furono elevate a metodo di comprensione della società. In questa illusione scientista trovò terreno fertile la dottrina di Cesare Lombroso, che pretendeva di leggere nell’ossatura dell’uomo la sua essenza morale e politica. Le società si comprendevano attraverso i rapporti che le strutturavano, attraverso la palpazione dei crani non si coglieva la loro struttura reale. Coloro che ritenevano di poter rintracciare nel profilo del volto o nella conformazione mandibolare una predisposizione innata al disordine rifiutarono di riconoscere che l’ordine stesso era il prodotto di processi storici, di conflitti, di trasformazioni economi...

Ex Ilva, la crisi del Sud è una scelta di potere: ora serve ribaltare il tavolo

  Stato, finanza e grandi imprese trattano il Mezzogiorno come territorio da sfruttare e abbandonare. I lavoratori possono trasformare l’emergenza in un nuovo protagonismo collettivo, capace di rompere decenni di precarietà e marginalità. di Mario Garofalo La nuova crisi dell’ex Ilva, come tutte le sue crisi precedenti, appare come il risultato diretto di un modello economico che considera il Sud un serbatoio di manodopera sfruttabile e un territorio destinato a vivere tra incertezza, inquinamento e abbandono. Governi e gruppi finanziari discutono “piani di salvataggio” costruiti su criteri lontani dalle esigenze reali delle comunità, mentre migliaia di lavoratori del Mezzogiorno affrontano l’ennesima tempesta sociale e industriale. Il nodo è chiarissimo: lo Stato interviene al servizio del capitale, tutelandone gli interessi strategici e lasciando i lavoratori in una condizione di debolezza crescente. L’aumento del rating del debito pubblico viene celebrato come un trionfo, pur ra...

Bronte 1860: tra ribellione contadina e crisi delle nuove classi dirigenti

Bronte, luglio 1860. Nodo della storia meridionale. Nodo delle masse subalterne. La ribellione contadina parla chiaro: tensione tra aspirazioni popolari e debolezza delle nuove classi dirigenti. Cultura, economia, politica: senza integrazione, il blocco storico resta vuoto. I contadini conoscono la loro condizione. Agiscono secondo giustizia sociale. Le forze politiche emergenti inciampano nella loro logica. La subalternità organica si manifesta come attese, conflitti, rivendicazioni. Richiede guida, mediazione, intelligenza. La violenza esplode, ma rivela strutture antiche: proprietà fondiaria, rapporti feudali, dipendenze quotidiane, modelli culturali. Il pensiero dominante modella percezione di potere e giustizia. Garibaldi arriva con l’unità nazionale e la libertà politica. Ma l’egemonia borghese resta fragile, senza radicamento tra le masse. La spedizione appare forza esterna, coercitiva. Impone ordine politico. Non costruisce consenso morale. Non forma coscienza popolare. La repr...

La transumanza nel Mezzogiorno: potere, subalternità e continuità del dominio

di Mario Garofalo  La transumanza nel Mezzogiorno offre un quadro limpido di come economia, organizzazione sociale e potere siano andati avanti per secoli seguendo logiche dure e inflessibili. Durante la stagione borbonica i pastori garantivano ricchezza e sostegno all’intero sistema economico del Regno, mentre il trono esercitava controllo e pretendeva entrate consistenti. La Dogana di Foggia operava come un apparato fiscale implacabile, con tratturi sorvegliati da cavallari incaricati di verificare orari, percorsi e consistenza delle greggi. Ai pastori venivano richiesti lavoro, resistenza e precisione; in cambio ricevevano subordinazione, vincoli severi e margini stretti di autonomia. Il potere borbonico riduceva la transumanza a questione contabile, ignorando saperi, tecniche e tradizioni che caratterizzavano la vita pastorale. Il regno guardava al territorio come serbatoio di risorse, mentre comunità e cultura ricevevano attenzione trascurabile. La conseguenza fu un sistema ch...

Il Mezzogiorno senza veli: perché questo nuovo volume dei Quaderni Meridionali ci riguarda tutti

  ll Mezzogiorno senza veli: perché questo nuovo volume dei Quaderni Meridionali ci riguarda tutti C’è un vizio antico nel modo in cui il Paese guarda al Mezzogiorno: la tentazione di trasformarlo in un’immagine, un racconto consolatorio, un repertorio di luoghi comuni buoni per tutte le stagioni politiche. Il Sud come metafora, anziché realtà. Questo secondo volume dei Quaderni Meridionali nasce per smontare esattamente questo vizio, riportando la discussione sul terreno più difficile: quello dei fatti, dei processi, delle responsabilità. I contributi raccolti evitano ogni indulgenza e si distaccano dalle letture che presentano il Sud come vittima per definizione. Ciò che emerge è una geografia intricata di poteri, istituzioni, tensioni comunitarie, simboli identitari, conflitti sociali e trasformazioni economiche spesso lente e profonde. È un Mezzogiorno osservato dall’alto e dal basso, dentro le sue continuità secolari e le sue rotture improvvise. Un Mezzogiorno, soprattutto, re...

Il Sud tradito: l’Italia che si spezza tra Autonomia differenziata e nuova colonizzazione interna

di Natale Cuccurese  Il Sud oggi si dibatte fra Autonomia differenziata e sottrazione dei fondi del Pnrr e appare ancora una volta come una colonia depredata ed abbandonata.  Terra di conquista, di sfruttamento ed abbandono, che ha dato vita in passato a focolai di lotta e di rivolte contadine, movimenti di occupazione delle terre, per il salario, per il diritto al lavoro e alla casa, femministi, di conflittualità urbane lungo tutto il 900. Tutte immancabilmente rivoluzioni tradite. Il Mezzogiorno ha visto nella Storia italiana diverse fasi di cooptazione delle sue classi dirigenti dentro fasi di sviluppo asimmetriche funzionali alle varie modernizzazioni capitalistiche. Passando dalla disgregazione dell'antico regno col passaggio allo stato liberale, poi al fascismo, per poi passare alla Repubblica di stampo democristiano con le sue clientele utili al mantenimento dello status quo nel Mezzogiorno. Sono state tutte possibili rivoluzioni tradite, quelle che Salvemini definiva "...